giovedì 6 luglio 2017

NEL MIO GIORNO DI LIBERTA'



Indossato gli scarponi e allungate le bacchette, segui il cartello del sentiero che indicava la vetta.
Ascoltai il silenzio del bosco e il tintinnio delle mie racchette, sui sassi, mentre procedevo in una lenta ascesa
Da poco mi ero allontanata dalla civiltà con tutti i suoi rumori, ma gli alberi il cinguettio degli uccelli e lo stormire del vento me la fecero dimenticare. Fu un attimo! Ed ero solamente lì
Immersa nella natura, in una atemporalità che sembrava infinita
Ma a scadenzare il tempo dalla tasca dei miei calzoni una impersonale fievole voce ripeteva a piccoli intervalli, singhiozzando "fi-ne dell'alle..mento....l,a..mento è sta.....preso"
Nonostante non ci sia nessuno a cui dover rispondere non riesco a non precisare "ma sto ancora camminandooo"
Poi, sorrido, capendo che la linea si interrompe per mancanza di campo, chi saprà mai se sta calcolando correttamente passi, chilometri e dislivelli?
Intanto salgo, salgo e salgo ancora. Il panorama da mozzafiato incanta, le vertigini, se guardo nel baratro, mi allarmano finché trovo con le mani un contatto e tutto si placa, in quel mondo di fiaba, in un momento di diversa quotidiana realtà.
 Nooooo, non posso negarmi tale beltà e controllando il meteo organizzo la mia prossima gita: preferibilmente in settimana e preferibilmente verso una nuova "Crocetta " da cui ampiamente guardare e sentire dentro di me tutto lo spazio che potrei permeare
2017  Giuseppina porro