Visualizzazione post con etichetta Libro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Libro. Mostra tutti i post

lunedì 15 giugno 2020

Monte Nuvolone


Oggi è un bella giornata. Anche se il meteo da' pioggia verso sera come nei giorni precedenti, questa mattina il cielo è così nitido che una bella gita panoramica diventa quasi obbligatoria. Nello zaino metto tutto ciò che serve e si và.

Arrivati a San Primo, ci si incammina!

Io dico: "oggi  ti leggerò 'A Carnevale Ogni Scherzo Vale' ma devi seguirmi fino alla fine".

"Sì" risponde lei "sono pronta, ma  dove dobbiamo arrivare prima che tu mi possa leggere il libro?"

Le indico la cima, libera dal nuvolone che le da il nome


D'accordo, inizialmente ci inoltriamo nel fitto  bosco fino ad arrivare ad un ristoro esposto al sole e ben tenuto. "Devi sapere che ci sarà  un tempo in cui i libri non esisteranno più." Incalzo io. 

"Oh Kate che brutta cosa mi dici, ma perché tu lo sai?" mi chiedono i due occhioni azzurri della stessa intensità del cielo. "Poi te lo leggerò, ma prima facciamo delle foto, non si sa mai." 

"Uffa! non me lo leggi ancora?" Borbotta caricando lo zaino in spalla. "Non ora. Rimettiamoci in cammino e seguimi fino alla fine. Vedi, prima ci trovavamo vicino a quella grande casa bianca. E' un ex colonia ed ha nei pori dei muri la gioia dei bambini."


Distratta dal panorama, riprendiamo il cammino. 

Sordi passi avanzano su un tappeto di foglie bagnate. Attente captiamo i rumori avanzando lente lente. "Ho paura Kate ! questo dorsale sembra più  una strada per briganti. Ma è vero che arriveremo al bel  ..."
La interrompo io "Seguimi, seguimi e attenta a quel che fai. Guarda dove metti i piedi e presto inizierai ad ascoltare la storia di un remoto passato riealaborato nel vicino futuro." Sul monte Nuvolone solitamente viene tutto nascosto da una nebbia fitta fitta; nessuno vedrà  mai che abbiamo il libro che presto leggerò.

"Oh Kate che meraviglia la vista che c'è da quassù. È uno scherzo di carnevale seguirti fin qui per leggere un romanzo quando la natura ha così tante cose da mostrare. Fammi comunque dare una sbirciatina. Mi dicevi che su Amazon lo posso comprare?"

"Sì è vero, quindi ricordati di lasciarmi una recensione!    Ora però sarebbe più carino se ascoltassimo il vento che sta tenendo quelle nubi lontane solo per noi"
Giusi Porro 


venerdì 1 maggio 2020

PERCHE’ HO SCRITTO UN LIBRO

Perchè ho scritto un libro? 
Per poter rimanere!
Se non ti sei mai sentito importante, bhe, quello è il momento per cui dovresti
essere in un libro. Le persone hanno sempre delle cose importanti qualcuna di loro ha qualcosa da raccontare.
Che lo si voglia scrivere in forma autobiografica, o farlo diventare un racconto di fantascienza, un thriller o una favola per bambini non ha importanza. C’è chi lo fa in un saggio o in un testo didattico, è una scelta dell’autore, così come lo sono le varie forme d’arte attraverso le quali esprimersi, da quella illustrata a quella musicale con le diverse e molteplici loro diramazioni.
Però, puoi condividere con me, che ogni volta che un’emozione “nobile” ci travolge si sente la necessità di poterla condividere e spesso iniziamo a farlo con amici e famigliari.
Come la foto dell’infermiera che giace riversa sulla scrivania, con tutti gli accessori ancora indossati ed il viso segnato dalla fatica. Sono giorni di lotta per soccorrere le prime avvisaglie che si svilupperanno in una vera e propria pandemia che non ha eguali.
Quanta poesia nasconde il suo nobile gesto per aiutare e salvare persone che nemmeno si conoscono.
In un altro momento storico forse, di quella foto, si sarebbe
fatta bandiera per denunciare abusi dei diritti umani o dei lavoratori, si sarebbe urlato persino contro la stessa persona per aver accettato di essere stata sfruttata.
in ogni caso, in entrambe le situazioni, ciò che si sarebbe voluto cogliere con un estroso clic, è qualcosa che si voleva trasmettere, qualcosa che qualcuno invece avrebbe voluto esprimere cantando, mentre altri avrebbero potuto dire: "Potrei scriverci un libro" e ne scriveranno. Ma la cosa che raccoglierà tutti in un'unica onda è lo tsunami emozionale, creativo e fantasioso.
Quindi cosa c'è dietro questa spinta?
Ci sei tu che dipingi solamente per le tue paret o che suoni i tuoi pezzi senza mai farti sentire. Ci somo artisti cle lo fanno per professione e chi lo fa a livello  amatoriale.
Potrei dire che tutti noi abbiamo una spinta verso la creatività, il desiderio di esprimerci con ciò che di meglio sappiamo fare perchè rimanga nel tempo. Ma riflettendoci la vera domanda non è perchè di scrive un libro. Forse, la domanda corretta è: Perchè vuoi pubblicare un libro?
Questa si che è una domanda che mi scatena vibrazioni interiori di gran lunga interessanti.
Quasi tutti abbiamo fatto fotografie che teniamo in ordinati album da mostrare agli amici in futuro raccontando un momento del passato da ricordare. Molti hanno un diario e penne ad inchiostro per poter immortalare emozioni, descrizioni, sentimenti o situazioni. Perciò cos’è questa spinta che ci differenzia tra il voler rendere pubblico qualcosa o farlo rimanere privato?
Tolto gli artisti che lo fanno di lavoro e campano sulla loro abilità, per gli altri perchè diventa importante pubblicare le loro opere?
Tra tutte le arti mi sento più brava con la scrittura e voglio
parlare solo dei libri perchè è ciò che sto sperimentando.
Premetto di non sapere, se il mio, sia un punto di vista corretto, se può aiutare o meno, ma è semplicemente come io sto vivendo quest’avventura e, confesso, mi piacerebbe continuare a maturare.
Eccomi qua con un libro e con il desiderio di poterlo pubblicare. Perchè? 
Prima di tutto per avere un testo scritto in un libro.
Man mano che lo scrivevo e lo stampavo, raccoglievo le pagine in una cartella ad anelli, ma non diventava mai un Libro.
Quindi prova e riprova trovo che lo posso stampare in fascicoletti da rilegare e lo faccio.
Sui tutorial in Internet ho visto come poterlo rilegare manualmente e faccio anche questo poi, per fare la copertina, ho preso il cartone più morbido trovato tra le scatole di scarpe, l'ho rivestito con della stoffa e voilà avevo il mio libro. BELLISSIMO!
Non so spiegarvi l'emozione perchè è veramente difficile e mai sufficientemente espressa a parole, perchè manca l'adrenalina e quel fermento interiore che sale, sale ed esplode in una felice risata.
Poi arriva la quarantena, il lock down e la rete come unico sfogo per poter comunicare.
Qui cercai se c’erano modi per stampare il libro a costi inferiori da quelli da me sostenuti e mi sono imbattuta nella stampa on demand e nel self publishing.
Non è stato facile capire al volo tutto il ragionamento comunque mi butto, inserendo su Amazon il mio lavoro ma non lo posso stampare subito e cerco altrove.
Entro nella community di ilmiolibro.it c’è un’offerta incredibile con la stampa del libro gratuita. Perchè non approfittare? Carico il libro, scelgo una copertina tra i formati gratuiti e invio l’ordine. Il libro arriva a casa. Non è uguale al mio primo libro ma è un libro vero e proprio. Questa cosa mi entusiasma.
Nel cercare di capire come funziona quest'applicazione scopro anche che posso trasformarlo in ebook e metterlo gratuito per un mese.
Penso che sia il minimo che possa fare per mettermi in scambio con tutti quelli che mi hanno aiutato gratuitamente; perchè non contribuire dando anch'io il mio lavoro? 
Subito ricevo la prima recensione a cinque stelle da una persona che non conosco. Questo sì che mi fa sperimentare nuovamente l'emozione del mio primo libro. Sono elettrizzata. Non sto più nella pelle. Lo faccio sapere a più gente che posso.
 Su Internet faccio altre ricerche leggo nuovi articoli e ricevo proposte commerciali che curioso.
Capisco che il mondo dell’Editoria è in rivoluzione e io tiro le mie conclusioni.
Posso pubblicare un libro con un editore tradizionale o avventurarmi con il self publishing. I guadagni sono diversi, con l'Editore ti leghi le mani, con il self publishing sei libero di fare quello che vuoi.
Ma non è così semplice. Non si invia ad un editore il libro per trovarti istantaneamente in libreria NOOO.
Diciamo che dovrò schiacciare parecchi campanelli ed armarmi di santa pazienza prima che un Editore s’interessi ad uno sconosciuto autore come me. Quindi il self publishing
può essere un primo passo ed una soluzione per avere un Libro pubblicato.
Ma nell'oceano dei libri auto pubblicati sei l'ultimo della lista e nessuno si accorgerà di te. E' come se avessi spostato il libro dal cassetto della scrivania a quello del super scaffale Internet pronto ad impolverarsi.
"Come far diventare con noi il tuo libro un bestseller Amazon?"
Oddio questa sì che è una proposta allettante. Seguo il webinar che trovo davvero interessante e stimolante.
Ma facciamola breve in qualsiasi modo mi muovo e decida di pubblicare un buon libro da vendere dovrò impegnarmi economicamente e dedicare un sacco di tempo. E’ assurdo credere di mettere un libro su una piattaforma ed aspettare che qualcosa succeda. Persino gli Editori classici, così tanto criticati ma ambiti, arriveranno a pubblicizzare il mio libro fino ad un tot, il resto lo dovrò fare io ed entrare nel mondo in cui devi promuovere per rifarti delle spese o guadagnare.
Penso, che nel mio caso, questo possa essere un poi, prima dovrò rispondere alla solita domanda: perchè voglio pubblicare?
Non so trovare una risposta razionale. Dopo tutto questo lavoro la risposta di base rimane sempre la stessa per cui ho scritto il libro: PER RIMANERE!
E voi?
©2020 Giusi Porro

"A Carnevale Ogni Scherzo Vale" clicca qui per avere una copia

sabato 14 marzo 2020

Dedicata a Kate

Quando scopri che qualcuno ha scritto ciò che si è  vissuto, meravigliandoti che sia successo anche ad altri. 
Quando ti stupisci che il Poeta è riuscito a scrivere in pochi versi ciò che ho racchiuso in un libro intero, emozionandomi.
Quando sussurro il tuo nome e non ti cerco. Vanni




IO TI PENSO MA NON TI CERCO

Non ho smesso di pensarti, vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi e che ti penso.
Ma non ti cerco. Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai. E mi manca saperlo.
Hai progetti? Hai sorriso oggi?
Cos'hai sognato? Esci?
Dove vai? Hai dei sogni?
Hai mangiato? Mi piacerebbe riuscire a cercarti. 
Ma non ne ho la forza. E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci. E ricordami.
E ricordati che ti penso, che non lo sai ma ti vivo
ogni giorno, che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare
sono due cose diverse.

Ed io ti penso ma non ti cerco
                                      Charles Bukowski



giovedì 5 marzo 2020

A Carnevale ogni scherzo vale

In qualche momento della nostra vita si può indossare una maschera o la si può usare per poter, all'occorrenza, proteggersi un po’.

A Carnevale la si indossa, il vivere prima o poi la toglie. La rimetti ed essa verrà tolta ancora.

Kate e Vanni, autori di questa storia, han tolto la loro maschera raccontando del loro incontro, del loro amore e del loro personale bisogno di amicizia: legami interiori per non restare soli. 

E come due binari di una ferrata via, i due protagonisti corrono parallelamente uno all'altro per incontrarsi, troppo brevemente, lungo gli scambi del loro cammino: si uniscono e si separano col nascosto desiderio di potersi e di volersi incontrare ancora. Ed ancora!