giovedì 26 giugno 2014

JOE



Joe ha vent'anni ed è già vecchio ed è già cupo ed è già serio per la sua età. Nella sua intimità sale di giri in modo direttamente proporzionale al quantitativo di sballo che si riesce a procurare, e come altri, il suo ozio si fissa in modo inversamente proporzionale alla crescente richiesta di partecipazione alla vita.
Mi chiedo.... quanto sarà stato sopraffatto per potersi ridurre così?


Illustri mercanti di droga lo hanno già messo nei loro cache' professionali, mentre onesti uomini d'affari, non lo vogliono nemmeno prendere in considerazione. Per Joe, il vivere, è normale che funzioni così.

Nel tentativo di trovare un punto d'entrata gli chiesi: "ehi, posso chiamarti Joe?"
Imperturbato mi rispose con quel suo timbro monotono che ha di raccontare:
"Mio padre mi chiama Ooooooh, mia madre Pirla e mia sorella non mi chiama, lei è nata per rompermi i coglioni!"

Mentre lo guardavo pensavo: eppure è un ragazzo carino, è un artista, ama la musica ed è nel pieno della sua vitalità....quale moda è punirsi così!
Gli dissi che avrebbe potuto cambiare, che "la famiglia dei caroselli" se la vuoi c'è.
Ma Joe rispose di NO! Spaventato, preferiva continuare in quell'unico mondo a lui reale ed ai miei occhi accoratamente funzionale.
Infine con altrettanto cinismo considerai: speriamo che Joe non diventi il padre dei miei nipoti....
E per fortuna così fu!

©giusikate