giovedì 5 marzo 2020

Dai miei appunti

Oggi andiamo sul Resegone
Il cielo è  nuvoloso.
La compagnia è nuova, non siamo mai usciti con loro.
Lui è nervoso ed "il buon giorno" viene  delineato  dalle sue imprecazioni che sono tante, noiose, ed io ne sono già stufa. Fin qui si preannuncia una giornata di merda!
Da subito sbagliamo l'accesso all'imbocco della superstrada Milano-Lecco andando ovviamente verso Milano.
Per fortuna con noi c'è Simone per cui i suoi porconi sono più rivolti al traffico che non al suggeritore (io).
Così, alla prima uscita che incontriamo, si ritorna indietro. Guardiamo il cielo è grigio ed ovviamente diventa un altro bersaglio per nuove imprecazioni dette con la speranza che qualcuno proponga di tornare a casa; ma  zitta, io ignoro trovando argomenti socialmente utili .
Arriveremo mai al parcheggio dei Piani d'Erna?
Oh finalmente ci siamo! Un sorriso glielo regala il non pagamento del parcheggio in giorni feriali
Il secondo sorriso gli si stampa per lo sconto agli over 60 e poi c'è la funivia; lei, da sola, ha il giusto fascino per rende più invitante la gita fuori porta.
Non la si prende tutti i giorni ma nemmeno raramente, eppure è un'avventura già  di per sé.
Nell'attesa si socializza decantando precedenti avventure.
Essendo lunedì, il bar dell'impianto teleferico è chiuso, ma per incontinenti come noi i bagni sono disponibili ed hanno la turca, che ad alcuni fa schifo ma per me è molto più igienica del WC, sul quale non potrei mai di far adagiare il mio fondo schiena. Liberi da ogni bisogno partiamo!
Guardare giù dalla funivia è irresistibile e per quanto voglia  fare quella indifferente all'uso, la mia  espressione e le mie mani serrate sul corrimano, fanno parlare l'amico che scherza sulla mia emozione. Ciò attira l'attenzione degli altri passeggeri che si girano a guardarmi.
Scontata è la giustificazione che mi giunse spontanea ammettendo la mia non indifferenza all'altezza.
Giunti in quota, al ristorante Milani, è doveroso il buon caffè che ci era stato negato a valle e non avevamo ancora bevuto. Simone si fa aspettare per comprare 2 panini poi, allungate le bacchette si va spediti verso la crocetta, che tutto sommato non è  così lontana .
Dopo  pochi metri la via  si presenta molto stretta ed appaiono le prime rocce.
Le bacchette ora sono proprio d'intralcio è meglio riporle infatti, oltre un ghiaione, le rocce la fanno da padrona e con esse le prime catene della via attrezzata.
Lui esalta felice per aver deciso di venire  fin qua  e programma nuove gite mentre io aspetto il commento finale non sapendo ancora esattamente cosa ci aspetterà
I giovani amici hanno un passo lungo e veloce, mentre il nostro è più lento, con soste forzate per catturare il paesaggio, sfidandoci a vicenda sui nomi dei monti, laghetti e città che da su si presentano come le immagini satellitari del mio cellulare.
Il cielo zitto zitto si rischiara ed il sole ci scalda e ci arrossisce la pelle .
Nonostante i buoni suggerimenti di Cisco, che racconta della sua esperienza di "guida nel deserto", noi beviamo, sudiamo e  beviamo ancora, alla facciazza dei beduini che bevono di notte e di giorno sono ben vestiti sotto un sole cocente.
Alcuni punti del Canalone di Bobbio sono davvero impegnativi, ma cercando troviamo dipinte sui massi le bandierine della via n.10. Critici tratti di rocce ed inagibili canaloni si superano facilmente allontanandoci sempre più dal punto di partenza, nascondendoci ancora la meta.
Appena raggiungiamo gli amici che, ad intervalli regolari, si fermano ad aspettarci ripartono, offriamo uno spuntino di noci e qualche foto regalandoci il condiviso  riposo
Durante l'ascesa incontriamo due ragazzi che scendono saltellando incuranti delle difficoltà  mentre un uomo più anziano, o meglio un coetaneo signore, è seduto su un masso per riposare. Ci racconta preoccupato della sua discesa iniziata dal rifugio Azzoni presso il quale ha bivaccato   dimentico di
quanto fosse maggiormente pericolosa la discesa rispetto alla salita.
Io penso che in discesa non farò mai questa via, anche se vorrei provarci per superare mie l'incapacità
Dalla cima di una cresta del Resegone Simone ci saluta con ampie bracciate mentre Cisco ci chiama incoraggiandoci negli ultimi metri che ci porteranno sulla nuova via chiamata il sentiero delle creste e che ci porterà in cima fino alla croce passando dal rifugio Azzoni.........

Artavaggio
Per il prossimo lunedì  una nuova escursione, peccato che a domenica non si sappia ancora se, e dove andare.
Io ho sempre un piano C se per il piano A fallisse. Come ogni volta, lui sembra non abbia tempo, voglia, o Dio sa, per viaggiare.
Per il piano B invece lo devo sempre supplicare, niente gli va bene o è troppo impegnativo o c'è troppo dislivello o fa, semplicemente, schifo. 
Oggi, lunedì, il tempo è  nuvolo anche se, tutti i meteo, dicono che rischiarerà.
Per lui invece oggi pioverà lasciandomi nel dubbio di applicare  il piano C: chi fa da sé fa per tre!
Un giro di telefonate e siiiiii  anche oggi si va in Valsassina!
Sulla Milano Lecco sorpassiamo una gippone militare anni 50 con una coppia d'altri tempi che felicemente vive al di fuori della rigida vita di città
Anche noi oggi siamo un po' bislacchi, e mentre guardo gli uomini impegnati a riparare lo specchietto, l'occhio mi cade su una cerniera che divide per il lungo 2 ciapett ed incuriosita da tale stranezza chiedo: ma questi nuovi pantaloni hi tech hanno una cintura lì così per la cacca?
- mah!-  risponde lei - quando si gira guardiamo se ha anche quella per la pipì. -
So che non è molto educato ed anche poco panoramico  fissare neri paesi bassi e per scacciar tale proposito  volto il viso alla montagna e di corsa  in biglietteria per poi salire sulla funivia.
Mentre l'amico mi parla con la mano fruga dentro il taschino, il mio sguardo ritorna sui suoi pantaloni ed è lapalissiano costatare che il taschino è quello posteriore e non dovrebbe trovarsi lì. Dovrei farlo notare?
Che imbarazzante decisione. E mentre decido su come dirglielo, con un pizzico di ostilità ed a gran voce viene annunciato - Ma hai messo i pantaloni all'incontrario! -
Rido a crepapelle osservando l'amico mentre racconta che cercava di mettere qualcosa in tasca e non la trovava - meno male che questo pantalone ha un taschino davanti - dice.
Riuscendoci felicemente mettere il resto nel taschino sul davanti dei pantaloni .....

Ferragosto
Sotto ferragosto anche la minaccia del mio piano C  non è stata sufficiente per fargli decidere di andare a camminare.
Ho una notte per programmare ed ottenere il mio svago, il mio momento di faticosa agilità
Sono le 3 del mattino chissà!?
Mi risveglio alle 8 faccio colazione, pulisco il bagno e poi attirata dallo strudel non resisto: lo mangio tutto!
Lui rimane a letto. Immobile. No colgo nessun imput, nessun segnale. Decido che andrò a fare un giro in bici lungo il naviglio ma, appena pronta per uscire, lui propone: - andiamo sul  monte Bollettone -  e dal water mi urla: - prepara il thermos con il caffè! -
Questa meta gliel'aveva suggerita Genio anche se oggi non poteva venire in montagna  con noi per impegni di lavoro.
"Lui" invece non è per niente in forma, ma per farmi felice si prepara per l'ascesa. Alle 10, con tutta calma,  si parte verso Albavilla. Maledetto ferragosto!
Arrivati all'Alpe del Viceré intere famiglie in ciabatte e costumino, trafficano per organizzare il perfetto pic nic, mentre noi abbiamo quasi vergogna a calzare gli scarponi. Ridendo imbarazzati scrolliamo le spalle ed incuranti dei vacanzieri dediti al barbecue ci avventuriamo verso la Capanna Mara.
Non sono entusiasta da questa escursione che sempre più considero sia una gita per giornate "infelici". In fondo se non la si faceva non l'avrei mai scoperto.
.......Rivedo Genio dopo ferragosto.
Curioso s'inforna della nostra ultima gita e  mi corregge i nomi che storpio incurante di trasmettere l'entusiasmo che non c'è.
Genio mi comunica di aver invitato un nuovo amico per il lunedì successivo e vuole rifare lo stesso monte partendo da un punto diverso, facendo un percorso su un sentiero attrezzato con una scala di legno ed una di ferro ma.......
Il lunedì successivo si preannuncia una giornata di pieno sole ed io voglio andare molto più in su. La Grigna mi richiama e il mio cuore è là ma non lo è per Genio....

Oggi è lunedì. Lui si alza alle 6 io sto ancora dormendo.
Il tichettio che arriva dalla cucina preannuncia una possibile bella gita.
Lui sta preparando il pranzo al sacco, io non ci posso credere.
Partiamo che non sono ancora le 8.
Al primo bivio mi dice andiamo in Grigna?
Ma come........ dopo una sera a convincermi di anare sul bergamasco, mi spiazza.
Per tutto il viaggio mi parla della Grigna ma la nostra metà non sarà quella.....

Resegone:
oggi nuova e diversa tappa al Resegone
giornata nuvolosa, radiatore dell'auto ko ed è oramai tardi per partire, ma finalmente si va.
Il soggetto bersaglio di polemica  è il radiatore della golf che perde liquido rosso e sarebbe da riparare su un' auto da rottamare. Per fortuna c'è la panda che con i suoi 208.000 km sta tenendo botta. Io la trascuro un pochino.
Proprio 2 giorni fa l'avevo comunque portata dal meccanico per sistemare qualcosa che si era consumato. Il meccanico è il vero suo amico, mi chiedo come faccia a ricordarsi tutto di lei. Dovrei  proprio esserne un po' più gelosa. Ma a parte questo siamo arrivati dopo mezzogiorno a Erve e mentre della gente scendeva dal sentiero noi ci avventuravamo in senso opposto. 
Sali e sali si saluta quelli che scendono constatando che siamo sempre gli ultimi ad arrivare in cima, infatti oggi non siamo stati raggiunti e superati da altri escursionisti ed un po' preoccupata per le corte giornate invernali stabilii un tempo di salita: entro le 14 e 45 si dovrà riscendere.
Costeggiano un torrente fino ad arrivare intorno alle 14.30 ad un bivio: a destra si va verso la capanna Monza a sinistra c'è un altro sentiero che porta ad Erve. Non sappiamo cosa fare. La soluzione arriva con dei ragazzi che ci informano che ci vorranno ancora 40 minuti per il rifugio. A quel punto ci riposiamo un po' bevendo dell'acqua e sgranocchiando mandorle,  poi giù. Si ritorna a valle da soli nel silenzio del bosco.....